Ecco un breve resoconto della nostra recente gita: Martedì 8 maggio siamo partiti (in pullman!) alla volta dell’aeroporto Marconi di Bologna. La missione? Scoprire i segreti della Torre di Controllo e dei CTR che gestiscono il traffico aereo sopra le nostre teste, se siamo a terra, o con cui dialoghiamo senza sosta se siamo in aria.
La sveglia è suonata alle prime luci dell’alba: alle 7 in punto ci siamo ritrovati in aeroporto, pronti a partire. Al volante del nostro fido pulmino, con la sua proverbiale mano sapiente, c’era il nostro Massimo Solazzi, che si è dimostrato ancora una volta un perfetto navigatore (terrestre)!
Dopo un viaggio rapido e ricco di chiacchiere (e qualche battuta prima e dopo un buon caffè!), siamo arrivati all’aeroporto di Bologna verso le 9. Non c’è stato tempo per fare shopping, e si che eravamo di fronte al negozio dei gadget Ferrari: siamo stati subito catapultati nel cuore della Torre di Controllo!

Su in cima, tra schermi luminosi e cuffie, abbiamo scoperto che quel giorno la Torre operava con tre posizioni attive, ognuna con un compito fondamentale: il controllo meteo, la gestione del traffico a terra (il “Ground”) e, naturalmente, la gestione del traffico in arrivo e partenza, il “Tower”.
È stata una sorpresa vedere come viene gestito il via vai degli aeromobili, sia in volo che sulle vie di rullaggio. Siamo rimasti stupiti nel notare come, nonostante l’elevato grado di automazione, alcune operazioni richiedano ancora la precisione e l’abilità manuale dei controllori. Ogni domanda che ponevamo trovava una risposta paziente e dettagliata, segno che il nostro entusiasmo era contagioso, pur non disturbando troppo la forte concentrazione del personale in servizio.

Ma l’avventura non era finita! Sempre in Torre siamo scesi al piano di sotto per esplorare il reparto che gestisce proprio CTR di Bologna.
In quel momento, due controllori gestivano il traffico, ma in caso di intenso traffico, ci hanno spiegato, il team si allarga a tre persone. Abbiamo capito che una persona si occupa della gestione diretta del traffico, mentre l’altra è in costante contatto con gli altri CTR per il passaggio degli aeromobili e il passaggio dei piani di volo. È stato rivelatore capire come gli aerei vengano “consegnati” da un controllo all’altro, un po’ come un testimone in una staffetta aerea!
Notevole il fatto che, a fine turno, in quel caso al cambio dell’ora, si sia verificato anche il cambio del team operativo, un vero e proprio cambio della guardia. E uno dei controllori del traffico aereo, che aveva lavorato per tutta la precedente ora, è rimasto paziente con noi a rispondere a tutte le nostre curiosità, esaurendo così la sua pausa e rimettendosi al suo posto operativo appena dopo aver finito con noi. La domanda che più ci premeva domandare? Ma cosa succede quando mandiamo IDENT sul trasponder? Beh, abbiamo fatto chiedere a un aereo di mandare il suo IDENT e abbiamo visto che, semplicemente, l’icona sullo schermo si colora diversamente dalle altre scintillando per qualche istante così da attrarre l’attenzione dell’operatore. Abbiamo anche visto come i controllori possono verificare e dunque gestire eventuali rotte convergenti e così via. Estremamente formativo, ora sappiamo molto meglio cosa fare e quindi come comportarci quando parliamo per radio.
Purtroppo però non era consentito effettuare fotografie, accontentatevi dunque di una sola fotografia di gruppo e di due fotografie dell’ “Air Side” prese dall’esterno della Torre di Controllo.

Dopo aver saziato la nostra curiosità con mille domande e aver scattato le immancabili foto di rito per ricordare questi momenti preziosi, abbiamo anche dovuto saziare i corpi: il richiamo del buon cibo si è fatto sentire prepotente. E dove se non in un luogo che profuma di tradizione antica? Ci siamo diretti appena fuori Bologna, alla celebre Trattoria Sandoni.
Il pranzo è stato un trionfo della cucina bolognese: se non elenchiamo qui tutto il menù è solo per non generare troppa invidia – ma una cosa va lasciata a futura memoria: I Tagliolini alla Cipolla (di cui forniamo di seguito una diapositiva, Renzo, prendi nota).

Con la pancia piena ci siamo rimessi in viaggio verso Fano, ancora una volta affidandoci alla guida esperta del nostro Massimo Solazzi.
Questa gita non è stata solo un’occasione per imparare, ma un vero e proprio divertimento! Abbiamo scoperto un mondo affascinante e complesso, incontrato persone appassionate del loro lavoro e, soprattutto, passato una splendida giornata in compagnia. Un’esperienza che ci ha ricordato quanto sia importante comprendere ciò che facciamo, come ad esempio parlare per radio, chiedendoci cosa accade dall’altra parte.
