Per quasi cinquant’anni, la saga di Star Wars ha catturato l’immaginazione di milioni di persone. Da quel primo e oramai famosissimo “Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana …”, l’universo narrativo si è espanso in modo esponenziale, abbracciando film, serie TV, libri e fumetti (oltre a un merchandise impressionante).
Un gruppo di eroi, tra cui Luke Skywalker, la Principessa Leia e il contrabbandiere Han Solo con il suo amico Chewbacca, lotta contro l’Impero Galattico con l’aiuto della Forza. E’ l’esplorazione dei temi di bene e male, amore e amicizia: Luke scopre di essere un Jedi, Leia una leader della Resistenza e Han Solo, un meraviglioso Harrison Ford prima ancora di andare alla ricerca dell’arca perduta nelle vesti di Indiana Jones, inizialmente cinico, diventa un eroe ribelle.
Questo universo, letterario e immaginario, inizialmente pensato come un unico film, poi trilogia, poi tante altre cose e che per gli intrecci familiari alle volte potrebbe anche star bene fra le telenovele brasiliane degli anni ottanta (ve la ricordate “La Schiava Isaura”?) comprende i 12 film principali della Saga degli Skywalker (tre trilogie: la serie iniziale, il prequel e il sequel) e i 3 spin-off, per un totale di 15 film. A questi si aggiungono 11 film dell’era Disney e oltre 25 serie televisive live-action e animate, oltre ad altri spin-off come libri, fumetti e videogiochi. Insomma, appunto, un universo letterario prima ancora che immaginario!
In ogni episodio della saga vengono visitati pianeti, sistemi, aggregati spaziali differenti: come possiamo orientarci in un cosmo così vasto e complesso? La risposta risiede in uno strumento tanto affascinante quanto a questo punto divenuto fondamentale per raccapezzarsi: la Mappa Interattiva della Galassia di Star Wars, che è consultabile in modo interattivo sul sito ufficiale della saga, qui.

Non si tratta della “solita” mappa, non ci sono punti di riporto VFR e quote minime da rispettare: qui siamo di fronte a una vera e propria bussola interstellare, una meraviglia di cartografia galattica che svela le complesse relazioni spaziali che legano ogni singola storia. Del resto, quando a uno gli viene la voglia di andare nell’iperspazio, o sa ove vuole andare o rischia brutto.
E in effetti questa di cui parliamo è la mappa vera, unica, originale: molte altre sono state disegnate nel tempo ma chissà quanti errori contengono. Eccone alcune, per dare un esempio.









E mentre Luke Skywalker, Han Solo sul suo Millennium Falcon e Obi Wan Kenobi sfrecciano oltre la velocità luce (Einstein, perdonaci, si tratta di film di fantascienza …), noi lettori possiamo comprendere il loro viaggio, e la mappa diventa la chiave per decifrare l’intera narrazione.

La Struttura “Scientifica” di una galassia di fantasia
Se si osserva la mappa con occhio attento, si notano immediatamente alcune suddivisioni strutturali.
La galassia è organizzata in macro-regioni, ciascuna con le proprie caratteristiche politiche e geografiche:
- Il Nucleo Profondo (Deep Core): il cuore pulsante della galassia, denso di stelle e ricco di misteri.
- I Mondi del Nucleo (Core Worlds): la culla della civiltà galattica, dove risiedono i centri di potere come Coruscant.
- Le Colonie (Colonies): antichi mondi colonizzati dal Nucleo, ma che mantengono un’influenza significativa.
- L’Orlo Interno e la Regione di Espansione (Inner Rim & Expansion Region): territori in crescita, che fungono da ponte tra il cuore della civiltà e le zone più selvagge.
- L’Orlo Medio e l’Orlo Esterno (Mid Rim & Outer Rim): le aree di frontiera, spesso anarchiche e teatro di conflitti, dove si trovano pianeti iconici come Tatooine, Mustafar e Jakku.
- Le Regioni Sconosciute (Unknown Regions): un’area quasi inesplorata e pericolosa, che custodisce segreti inaspettati, come il pianeta Sith Exegol.
Ogni pianeta, ogni rotta iperspaziale, è posizionato su una griglia dettagliata, che permette di calcolare distanze e tracciare percorsi. Questo approccio quasi matematico alla geografia non solo arricchisce la coerenza dell’universo, ma offre anche spunti narrativi sorprendenti.
Un arazzo di storie interconnesse
È qui che la mappa si rivela uno strumento narrativo di inestimabile valore: si sa che la sceneggiatura originale prevedeva l’intera storia dei sei primi capitoli, culminante con il quarto capitolo nel quale il giovane Luke Skywalker, scoperto di essere erede discendente di un cavaliere Jedi, intraprende la lotta contro la forza oscura e si lancia in combattimento contro la Morte Nera, infine distruggendola. E’ proprio in questa struttura narrativa che già comprendiamo come il prequel (la storia di Anakin Skywalker, poi divenuto Darth Vader) e il sequel fossero parte di un’unico racconto, anche geografico.

La mappa dimostra come ogni film, ogni serie e ogni spin-off non siano eventi isolati, ma tasselli di un mosaico assai più vasto. Ad esempio, la mappa rivela come la prigione imperiale di Narkina 5 e la base di Scarif, entrambi visti nella serie Andor, siano geograficamente vicini. Questo dettaglio getta una luce tragica sul destino di Cassian Andor, che finisce per morire su un pianeta a cui lui stesso ha contribuito a costruire la sua arma più distruttiva.
Allo stesso modo, la mappa mostra la vicinanza del pianeta Ahch-To, il sito del primo tempio Jedi, e Rakata Prime, il pianeta dei Rakata, una civiltà che ha dominato la galassia millenni fa. Questo collegamento non è casuale, ma suggerisce che le storie future potrebbero esplorare le origini sia della Forza che dell’Ordine Jedi, unendo il passato e il futuro della saga in un’unica trama.
La mappa della galassia di Star Wars è la prova che un universo narrativo, per essere veramente epico, ha bisogno di una fondazione solida. Un po’ come per l’Iliade e l’Odissea, in fondo capostipiti dello stesso genere letterario, essa è il ponte tra la fantasia e la logica, tra la narrazione e la scienza, permettendoci di non perdersi mai nell’immensità di una galassia che, anche se lontana lontana, in fondo non è mai stata così vicina.
E questa potrebbe non essere l’ultima puntata di una mini-serie che tratta di mappe e dettagli sulla grande fantascienza: il prossimo pezzo potrebbe riportarci alla metà degli anni settanta, un momento in cui uno dei più amati sceneggiati televisivi immaginava che il 13 Settembre 1999 la luna avrebbe abbandonato l’orbita terrestre a seguito di un’esplosione termonucleare …

